Fruscio d’eucalipti al vento
E bianco ondeggiare d’oceano
Non trovo parole
E del resto non serve
Provare a spiegar l’Inspiegabile
Ma brani di vita darei
E nuvole, e giochi
E una pezza di sogno
Per tergere quelle tue lacrime
Potessi, mia amata, portarti sollievo
Stremato lui torna alla fine del viaggio
A quel caldo vento d’estate
Al bianco spumare dell’onda
Al flusso infinito a cui sempre,
da sempre e per sempre appartiene
Ritorna per un’altra prova
Per prendersi un’altra rivincita
Sgravato da pesi remoti
E dunque con passo più svelto
Per giungere prima alla Mèta
Danilo Sidari 12 novembre 2011
No comments:
Post a Comment