PAESAGGIO MARINO
Fruscio d’eucalipti
al vento
E bianco ondeggiare
d’oceano
Non trovo parole
E del resto non
serve
Provare a spiegar
l’Inspiegabile
Ma brani di vita
darei
E nuvole, e giochi
E una pezza di sogno
Per tergere quelle
tue lacrime
Potessi, mia
amata, portarti sollievo
Stremato lui torna
alla fine del viaggio
A quel caldo vento
d’estate
Al bianco spumare
dell’onda
Al flusso infinito a
cui sempre,
da sempre e per
sempre appartiene
Ritorna per un’altra
prova
Per prendersi un’altra
rivincita
Sgravato da pesi
remoti
E dunque con passo
più svelto
Per giungere prima
alla Mèta
D. Sidari - 12
novembre 2011
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